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SIGNIFICATO SIMBOLICO DELLA MANO DI FATIMA: La mano di Miriam o mano di Fatima, anche nota come Hamsa o Khamsa, significa cinque e nella religione ebraica e musulmana riveste un valore sacro. E’ un simbolo riconducibile ai primi culti sumeri e babilonesi, prima conosciuta come Inanna e poi Istar, divinità femminili legate alla fertilità, all’ amore carnale, alla bellezza e anche alla fecondità della Terra. Questo amuleto ha la forma di una mano aperta e viene spesso utilizzato come protezione dalle malvagità e dal malocchio. Legata alla cultura ebraica proprio per questa sua rappresentazione delle cinque dita come i cinque libri della Torah, spesso le vengono incise sopra delle preghiere come la Shema( preghiera della liturgia ebraica ), la Birkat HaBayit ( Bendizione della casa ) o la Telifilat HaDerech (preghiera del viaggiatore). Le cinque dita della mano ricordano anche la quinta lettera dell’alfabeto ebraico, Heh, che altro non è che uno dei nomi benedetti di Dio. Nel nord Africa e in parte del Medio Oriente viene utilizzata contro il malocchio e la gelosia. Anche i cristiani d’ oriente utilizzano questo simbolo per venerare una divinità femminile, ma hanno sostituito la figura di Miriam, sorella di Mosè ed Aronne, a quella della Vergine Maria, mentre per i Sunniti rappresenta i cinque pilastri della fede e per gli sciiti l’autorità dei cinque uomini con il turbante, figure religiose inviate direttamente dal Profeta, ovvero i membri della famiglia sacra: Muhammad, Fatima, Ali, Husein e Hassan. Per le donne islamiche ha un valore molto grande, si dice infatti che questo amuleto doni la pazienza, la gioia, la fortuna e la ricchezza. In molte altre culture la Mano di Fatima viene regalata anche come portafortuna o come simbolo di Dio, infatti le decorazioni dell’amuleto spesso hanno al centro un occhio che indica che il proprio Dio veglia su di loro. SIGNIFICATO SIMBOLICO DEL TAO: Tao in cinese significa via. Nelle filosofie orientali il simbolo del tao, altrimenti detto anche yin e yang, rappresenta il cammino, il divenire di tutte le cose, che si realizza con un movimento che oscilla tra due estremi: ogni volta che uno dei due viene raggiunto, una forza spinge in direzione contraria e così via. La teoria è stata suggerita senza dubbio dai movimenti del sole e della luna, dall’alternarsi delle stagioni, dallo scorrere ciclico del tempo. Le due metà in cui è diviso il simbolo circolare rappresentano dunque due principi opposti e complementari al tempo stesso: il femminile e il maschile, il freddo e il caldo, l’oscurità e la luce. A un certo punto – nell’essere – si formarono due polarità di segno diverso che rappresentano i principi fondamentali dell’universo, presenti nella natura: Yin, il principio negativo, freddo, luna, femminile ecc. rappresentano il nero. Yang, il principio positivo, caldo, sole, maschile, ecc. rappresentano il bianco. Lo scopo del taoista è comprendere questa evoluzione e le successive e tornare, tramite la meditazione e la retta pratica di vita, ad avvicinarsi all’unità iniziale del Tao: l’obiettivo finale è portare il discepolo, il praticante e lo studente, ad un completo stato di unificazione con l’universo, con il Tao quindi. Tutta la vita emerge dal Wuji, inconsapevolmente. Attraverso le pratiche taoiste è quindi possibile raggiungere l’immortalità (detta xian) e ritornare allo stato di Wuji, energia pura, dissolvendosi nell’Uno, quindi nel Tao.
